Snapshot è un software per il backup e ripristino di partizioni, esattamente come i vari Acronis, Paragon, Macrium.
Dal momento che questi software funzionano bene e sono già sul mercato da parecchi anni (ormai sono più che collaudati), ci si chiederà cosa possa offrire di più Snapshot, un software che è praticamente sconosciuto, e che per di più non ha alle spalle una grossa casa di software.
In altre parole, perché dovrei utilizzare Snapshot invece di uno degli altri programmi già così diffusi?
Snapshot ha un grande punto di forza: la leggerezza. Intanto è anche portabile (non richiede alcuna installazione) e poi pesa soltanto 394 KB (!), mentre diventano 3.5MB se vogliamo la versione da installare. Se consideriamo che alcuni dei software concorrenti arrivano ad 1 GB, sembra incredibile che questo software riesca a fare praticamente le stesse cose con in meno di 0.4 MB.
E' chiaro che l'interfaccia grafica è ridotta al minimo, è chiaro che non sono presenti troppe opzioni (è comunque possibile far eseguire un controllo dell'immagine salvata, così come eseguire backup differenziali e proteggere l'immagine con una password tramite l'algoritmo AES a 128 bit), tuttavia la funzione vera e propria, quella del backup, viene svolta nel migliore dei modi.
Il ripristino può avvenire in diverse modalità: o direttamente dall'interfaccia di Snapshot, oppure, in caso il sistema non si avviasse, da qualsiasi tipo di disco Windows PE, o dal disco originale di Windows, o addirittura da DOS.
Il prezzo è intorno ai 40 euro; Snapshot può essere provato senza limitazioni per i primi 30 giorni (a me sembrerebbe 45 giorni, ma sul sito vengono indicati 30 giorni), al termine dei quali non verranno più effettuati backup.