Come molti sanno, infatti, le unità SSD si frammentano in modo diverso rispetto ad un hard disk tradizionale; per questo motivo una deframmentazione classica non funziona (o addirittura può contribuire a ridurre la durata dell'unità SSD stessa, andando a diminuire il numero di riscritture).
Windows 10 già esegue di suo una deframmentazione delle unità SSD (e dedicata alle unità SSD), ma questo software cerca di fare qualcosa più a monte: ottimizza infatti i blocchi di scrittura, facendo in modo che l'unità SSD si frammenti meno. Inoltre utilizza la DRAM disponibile per ridurre ulteriormente il carico dei dati scritti dall'unità: questo si traduce in una minore frammentazione e in un miglioramento delle prestazioni (o meglio in un calo delle prestazione inferiore).
C'è tuttavia da aggiungere che le unità SSD funzionano già bene di loro, e che il calo delle prestazioni -ammesso che avvenga- ci sarà solo dopo molti mesi (o più probabilmente alcuni anni) di utilizzo costante, dunque questo software non è così indispensabile, soprattutto a breve termine. Per chi lo desideri, comunque, svolge un buon lavoro, e tra le altre cose mostra anche, nelle sue statistiche, quante scritture e letture sono state elimintate grazie al suo utilizzo.